Cosa succede in caso di pignoramento presso più terzi simultaneamente?
Il pignoramento di crediti eseguito contemporaneamente su più terzi costituisce una serie di pignoramenti separati ma coordinati, con effetti indipendenti. Ogni terzo pignorato deve custodire le somme dovute al debitore fino all'importo prescritto aumentato della metà. Inoltre, il giudice dell'esecuzione, su richiesta del debitore, potrebbe adottare misure secondo l'articolo 546, secondo comma, del codice di procedura civile.
La Corte di Cassazione ha stabilito il principio secondo cui il pignoramento simultaneo di crediti su più terzi costituisce una serie di procedure distinte, con effetti autonomi. Ogni terzo pignorato è vincolato a trattenere le somme dovute al debitore fino alla quantità precettata nel pignoramento, con un'indisponibilità a meno di un decreto del giudice.
Nel caso di pignoramenti multipli come quello in esame, l'espropriazione forzata potrebbe superare gli obiettivi originari, per cui il legislatore prevede una soluzione specifica. L'articolo 546, secondo comma, del codice di procedura civile consente al debitore di richiedere la riduzione proporzionale dei singoli pignoramenti o la cancellazione di alcuni di essi, bilanciando così gli interessi del creditore con quelli del debitore.
Il tribunale ha sottolineato che finché non viene attuato questo rimedio, l'indisponibilità imposta con i diversi pignoramenti rimane nella sua estensione iniziale. Inoltre, la Corte ha specificato che, in caso di pignoramento su più terzi, i crediti pignorati possono anche essere utilizzati per pagare altri creditori secondo l'ordine di priorità legale.